© Ph Andrea Rosati

MILLE NOVECENTO OTTANTA CINQUE

Mina canta I Beatles, Oh Darling
Rifletto su possesso e progresso. Il mondo è in profonda trasformazione.
Sono cresciuta negli anni del benessere, gli splendidi anni ’80: sviluppo inarrestabile, economia in forte crescita, lavoro e prospettive alla porta, tecnologia fiammante, prezzi di elettrodomestici e apparecchaiture di ultima generazione sempre piu accessibili erano i termini del decennio e sarebbero diventate le parole chiave per quello successivo. Internet su larga scala era un miraggio e le comunicazioni erano affidate a carta e penna. Il calamaio era già stato riposto.
Oggi usiamo smartphone con cui scambiamo messaggi, foto e video, facciamo riunioni e seguiamo progetti con colleghi oltremare, consultiamo l’orario dei treni, compriamo biglietti per concerti, musei, cinema, facciamo bonifici, leggiamo il giornale, ci occupiamo della vita degli altri, paghiamo al supermercato, prenotiamo l’ufficio postale e ascoltiamo la musica, la nostra preferita, la radio o quei brani che davvero non riuscivamo piu a trovare.
La tecnologia ha cambiato così tanto il nostro stile di vita che non saremmo piu capaci di sostituire la puntina al braccio del giradischi (ci sono tutorial su youtube che spiegano come fare!), per non parlare delle musicassette e di come era bello riavvolgere il nastro infilando una matita nelle intramontabili bobine dentellate.
Oggi le numerosse piattaforme permettono di ascoltare in streaming e non milioni di brani musicali ad un prezzo irrisorio rispetto a quello di acquisto di un album, sia esso in CD o, per gli amanti del vintage, in vinile. Oggi possiamo ascoltare musica in ogni luogo, possiamo permetterci di non possedere ma di fruire, di cambiare idea, genere e autore con un click. Usiamo ma non accumuliamo.
A volte.
Ma torniamo indietro. Era il 1985, avevo 11 anni. Era un giorno di luglio, il mio compleanno, quando mio padre si presentò con un grande pacco. Ricordo la sua epressione orgogliosa mentre mi osservava ridendo sotto ai baffi. Ti piacerà, ne sono certo.
Io, seduta sul letto a gambe incrociate, lo guardavo incuriosita. Negli anni avevo imparato a conoscere lo stile dei suoi regali: tutto fuorchè utili con una marcata predisposizione verso novità e tecnologia.
Iniziai ad aprirlo, non volevo strappare la carta, non mi è mai piaciuto. Ancora oggi tardo nello scartare un pacco altrettanto tempo di quello che ha impiegato la persona che lo ha confezionato. Dopo pochi istanti, lui mi guardò incredulo. Dai bimba, puoi anche strapparla, nessuno si lamenterà.
Rincuorata dalla sua affermazione, eliminai la carta rimanente. Una grande scatola di cartone, bianca, nera e blu mi lasciò senza parole. Osservavo le immagini stampate senza capire. Mi era chiaro fosse un macchinario per fare qualcosa, ma davvero nom immaginavo cosa.
E’ un lettore CD … per sentire la musica.
I miei occhi brillavano di gioia, ero l’unica fra i miei amici a possederne uno.
Passammo il pomeriggio a montarlo, collegarlo all’amplificatore e alle casse e finalmente. Già finalmente ma cosa? Non avevamo CD da ascoltare.
Vestiti, svelta. Andiamo a vedere se Lucifredi è ancora in negozio e ha qualcosa. Sennò dovremo aspettare due giorni.
Mi preparai a velocità record e ci avviammo a passo rapido. Il negozio era chiuso. Rassegnati tornammo verso casa dove mia madre, dal salotto, ci accolse con un sorridente lo sapevo.
Da quel giorno divenni una vera collezionista di cd musicali che ancora oggi mi accompagnano nei frequenti traslochi, obbligandomi al peso materiale di piu di trent’anni di acquisti, passioni e possesso.
Per catalogare al meglio il mio tesoro, comprai un quaderno in cui annotavo i CD in ordine alfabetico. Ad ogni album attribuivo un numero e una letterea che trascrivevo con attenzione su una piccola etichetta adesiva che veniva quindi posizionata nell’angolo in alto a destra di ogni preziosa copertina.
Dopo trentacinque anni conservo ancora il libercolo, ma accolgo con gioia la tecnologia.

Sono autrice, regista, event manager e producer. Mi sono formata in Italia, Spagna, Svizzera e Francia. Dopo la Laurea magistrale al DAMS di Bologna in regia e drammaturgia musicale ho conseguito il Diploma di Master come regista lirico di teatro musicale. 
Scrivo e dirigo spettacoli tratti dai classici della letteratura teatrale internazionale, adatto per la scena opere narrative e per la danza testi teatrali, lavoro sul repertorio lirico in Italia e Spagna. Ho scritto libretti di opera contemporanea e melologhi.
Ho organizzato e realizzato eventi in U.A.E, in Qatar e in Europa.
Ho fondato La Città Invisibile compagnia di creazione e produzione eventi e spettacoli dal vivo attiva in Italia e all’estero per vent’anni. Ho creato il Valmarecchia Festival, diretto il Festival dei Saraceni di Pamparato e il Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo.
Ho tenuto seminari, laboratori e conferenze presso l’Università di Barcellona.
Sono in fase di stesura del mio primo romanzo Big Windows.
I’m an author, director, event manager and producer. I studied in Italy, Spain, Switzerland and France. After graduating from DAMS in Bologna in directing and musical dramaturgy, I obtained a Master's degree as a musical theater director. 
I write and direct shows based on the classics of international theater literature, adapt narrative works for the stage and theatrical texts for dance, and work on the opera repertoire in Italy and Spain. I have written contemporary opera librettos and melologues.
I’ve organised and realised events in the U.A.E, Qatar and Europe.
I founded La Città Invisibile, a creation and production company for events and live performances that has been active in Italy and abroad for twenty years. I created the Valmarecchia Festival, directed the Festival dei Saraceni in Pamparato and the International Chamber Music Festival in Cervo.
I helded seminars, workshops and conferences at the University of Barcelona.
I’m currently writing my first novel Big Windows.
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